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La Repubblica: "Francia, assalto agli studi" (Italia)

12 di maggio 2001


La Repubblica



La Repubblica

12 di maggio 2001

Duecento ragazzi fermati con i lacrimogeni dai vigilantes protestavano contro la "televisione spazzatura"

Francia, assalto agli studi del "Grande fratello"

La trasmissione ha sollevato polemiche e ha subito le critiche della stampa e del governo di Jospin

PARIGI - Quello che in Italia è stato un successo televisivo senza precedenti, in Francia ha suscitato proteste così violente da sfociare in scontri di piazza. Si chiama "Loft Story", è la versione d’oltralpe del "Grande Fratello". A Parigi 200 giovani di sinistra sono scesi in piazza protestando contro la "tv spazzatura". Hanno dato l’assalto agli studi dell’emittente M6 dove sono chiuse le "cavie" del controverso programma

Una trentina di vigilantes appostati agli ingressi degli studi, che si trovano alla periferia della capitale, hanno respinto l’assalto facendo uso di gas lacrimogeni.

I manifestanti si sono radunati davanti agli studi televisivi di Plaine Saint Denis nel tardo pomeriggio rispondento all’appello di una piccola emittente televisiva, Zalea Tv, che aveva incitato alla "liberazione degli ostaggi di M6" e cioè dei dieci ragazzi e ragazze (uno è stato eliminato) che da una settimana e mezzo danno spettacolo di sé 24 ore al giorno sotto l’occhio di telecamere e microfoni, con enorme successo di audience.

"M6 - ha tuonato Michel Fiszbin, uno dei responsabili di Zalea Tv - non è l’unica tele-spazzatura ma è la prima televisione criminale. Hanno costruito alle porte di Parigi un campo di concentramento. Bisogna porre termine a questa violazione dei diritti dell’uomo e della donna".

I feroci detrattori di "Loft Story" - al centro di accese polemiche perché a detta di molti intellettuali e del governo Jospin alimenta il voyeurismo e segna un ulteriore caduta di gusto - si sono presentati agli ingressi degli studi con cartelli su cui era scritto: "Teneteci perché rompiamo tutto".

Nel primo pomeriggio un’altra manifestazione di protesta, più pacifica, si è svolta davanti al quartier generale di M6 a Neuilly sur Seine, un sobborgo chic di Parigi. I 250 partecipanti hanno deposto sacchetti dell’immondizia all’ingresso principale, bloccando così la porta girevole. Le vetrate sono state macchiate con lanci di yogurt, pomodori e uova.

Ma quello di oggi è solo l’ultimo episodio di tensione che accompagna "Loft story" da quando è incominciata. Del Grande fratello si sono uccupati a più riprese, senza risparmiare critiche e inchieste, i più importanti giornali francesi a cominciare da Le Monde e Libération. Proprio oggi il quotidiano diretto da Jean-Marie Colombani dedica il titolo di prima pagina al reality show. Il livello di audience ottenuto da M6 ha scatenato, dice Le Monde, una feroce guerra tra le tv francesi. In particolare la prima rete francese Tf1 ha accusato M6 di fare della tv spazzatura piegandosi ai voleri dell’editore tedesco Rtl.

Non solo. In un commento sul caso televisivo dell’anno, il quotidiano parla espressamente di "esperimento mascherato" compiuto non su cavie animali ma su esseri umani. E non è molto diversa la posizione di Libération che parla, riferendosi agli undici volontari della trasmissione di "pericoloso arretramento della dignità umana".


Auteur(s) : Presse